Barile

Barile, Città del Vino e dell'Olio, è un piccolo paese di origini arbëreshë alle pendici del Monte Vulture, Parco Naturale regionale, ed è famosa per la produzione dell' Aglianico del Vulture, dell'Olio Extravergine d'Oliva e delle Castagne. Nel Parco Urbano delle Cantine il regista Pier Paolo Pasolini girò alcune delle scene più importanti del Vangelo Secondo Matteo

In breve

Barile, Città del Vino e dell'Olio, è un piccolo paese di origini arbëreshë alle pendici del Monte Vulture, Parco Naturale regionale, ed è famosa per la produzione dell' Aglianico del Vulture, dell'Olio Extravergine d'Oliva e delle Castagne. Nel Parco Urbano delle Cantine il regista Pier Paolo Pasolini girò alcune delle scene più importanti del Vangelo Secondo Matteo

Storia

È un paese di origine greco-albanese della Basilicata, che conserva ancora le tradizioni etno-linguistiche arbëreshë. Da oltre cinque secoli conserva l’uso corrente della Lingua arbëreshë e la consapevolezza critica della propria identità etnica e culturale. Feudo prima dei Caracciolo e dopo dei Carafa, mantenne il rito greco-bizantino fino al XVII secolo. È parte integrante dell’Associazione Nazionale Città dell’Olio e dell’Associazione Nazionale Città del Vino. Non si conosce con esattezza l’origine del nome del comune. Alcuni ritengono che derivi da Barrale o Barelium, termine che indicava i dazi sui greggi. Altri credono che venga dai barili di legno, usati per conservare il famoso vino coltivato nella zona. La prima colonia greco-albanese, detti “Arbëreshë”, arrivò nella zona probabilmente nel 1477 e fu soprannominata dalle popolazioni locali colonia di Clefiti. Nell’anno 1664, la popolazione di Maida in Albania, dopo una ribellione ferocemente domata dai turchi, migrerà verso Barile già popolata da albanesi dando vita alla sesta migrazione. Feudo prima dei Caracciolo e dopo dei Carafa, mantenne il rito greco fino al XVII secolo, anche se conserva ancora alcuni riti di origine ortodossa e costumanze albanesi d’origine. Nel 1861 il paese divenne parte integrante del brigantaggio lucano, avendo come personaggi di spicco Michele Volonnino e Caporal Teodoro, uomini fedeli a Carmine Crocco che si opposero al governo sabaudo di Vittorio Emanuele II che si era da poco insediato. Il 23 luglio 1930, Barile (come tutta l’area del Vulture) venne danneggiata da un forte terremoto (terremoto del Vulture), che colpì le province di Avellino e Potenza.

Come Arrivare

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Cosa Vedere

Luoghi da visitare

CHIESA DELLA MADONNA DI COSTANTINOPOLI

La chiesa della Madonna di Costantinopoli (protettrice di Barile) fu probabilmente costruita nella metà del XVII secolo. Secondo la tradizione, la Madonna indicò ad un contadino mentre sognava il luogo dove scavando avrebbe trovato dipinto sul tufo la sua immagine. L'edificio conserva un affresco murale della Madonna, in stile bizantino del XIV secolo. Alla protettrice della città è dedicata anche la Chiesa Madre, ove si trova invece un dipinto bizantino del XV secolo, che rappresenta la Madonna di Costantinopoli ed una tela del XVII secolo, raffigurante la Madonna trafitta da sette stilette.

CHIESA DELLA MADONNA DELLE GRAZIE

La chiesa madre, intitolata a S. Maria delle Grazie, viene edificata tra il XV e il XVI secolo, conserva un dipinto su tavola della fine del XV secolo raffigurante una Madonna con Bambino. Il 30 APRILE 2013 è stata riaperta al culto dopo un’ opera di restauro durata circa 3 anni. Questa è la seconda inaugurazione dopo quella del 27 Ottobre 1883,a seguito del terremoto del 1851 che la distrusse completamente rendendola inattiva per diversi anni.

CHIESA DI SANT'ATTANASIO E SAN ROCCO

La chiesa di Sant'Attanasio e San Rocco fu costruita probabilmente nel 1640, come risulta dal quadro addosso alla volta soprastante la volta maggiore. Fu costruita sotto la vigilanza del signor Raffaele Daniele, il più anziano della Confraternita. I terremoti del 1931 e del 1980 procurarono ulteriori danni alla struttura, più volte restaurata. All'interno della chiesa si conservano quattro dipinti del 1640 di scuola napoletana. Una tela di scuola napoletana, raffigurante la Madonna del Carmine, realizzata sul finire del Settecento è conservata nella chiesa dell'ex convento dei carmelitani di Santa Maria del Carmine.

CHIESA DI S. NICOLA

Nella chiesa di San Nicola è custodita una tela, raffigurante l'annunciazione, del 1464 ed un altro dipinto del pittore Girolamo Bresciano del Seicento. Nella piazza della città si trova la fontana dello Steccato, costruita nel 1713.

FONTANA DELLO STECCATO

Il monumento raffigura tre teste con figure apotropaiche che, secondo la stessa etimologia, dovevano tenere lontane dalla fontana influenze magiche e maligne. Nella parte superiore è visibile uno stemma ove è scolpita la Madonna di Costantinopoli con il Bambinello.

Dove Mangiare e Dormire

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PARCO DEL VULTURE

Il sistema ambientale del Parco del Vulture offre diverse possibilità per chi cerca escursioni a diretto contatto con la natura, mostrandosi in grado di soddisfare il sempre più vasto pubblico di ecoturisti: dalla visita alle aree protette alle salite sui sentieri di montagna; dal trekking in bicicletta alle escursioni a cavallo; dagli itinerari tematici alla semplice contemplazione del paesaggio. Tutti gli itinerari proposti ricadono in ambienti boschivi, attraversando talora tratti scoperti dai quali lo sguardo può spaziare sul territorio. Alcuni, in particolare, si sviluppano lungo le linee di cresta offrendo suggestive visuali panoramiche sulle zone circostanti. Gli itinerari percorrono numerose piste di servizio forestale e antincendio e, a grandi passi, ripercorrono anche le vecchie piste utilizzate dagli sgherri del mitico brigante Crocco per fuggire dai centri abitati dopo le razzie e rifugiarsi nelle boscaglie a loro amiche. I percorsi sono concentrati in prossimità delle principali emergenze ambientali e storico artistiche del territorio, come i Laghi di Monticchio, il Monte Vulture, il Monte S. Michele, la bianca e maestosa Abbazia di San Michele Arcangelo. In particolare si contraddistinguono per l’andamento ad anello, per i pochi dislivelli da affrontare e per la brevità dei percorsi, caratteristiche che li rendono accessibili alla gran parte dei visitatori. Possono essere effettuati nell'arco dell’intero anno, richiedendo però, soprattutto in inverno, un giusto allenamento e un equipaggiamento adeguato.

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