Caiazzo sorse nell’età del ferro, come lasciano supporre gli scavi archeologici, e doveva essere un luogo fortificato che sorgeva su un tracciato di una via di collegamento tra Capua e Benevento, già praticata prima della costruzione della via Appia.
La città crebbe di importanza tanto che da essa Aulo Attilio Caiatino prese l’appellativo in quanto originario della nostra Città; egli diventò console dal 258 al 254 a.C. e dittatore nel 254 a.C.
Sulla nascita della città di Caiazzo sorsero diverse leggende. Quella più conosciuta narra che Calata figlia di Tifata (divinità femminile italica, equivalente della dea greca Artemide), amata dal Dio Volturno, per sfuggire all’ira del padre Giove si recò in questo luogo e vi fondò una città. Anticamente si chiamava Kahata, poi Kaiatia, successivamente Caiatia e circa la fondazione l’opinione più valida è che si debba a gente osca del tipo Opici Ausoni (da Opi dea della terra). Ebbe una fase di influenza etrusca e fu conquistata dai Sanniti caudini nel 431 a. C.
Personaggi illustri di Caiazzo, oltre al già citato Aulo Attilio Caiatino, sono identificati in Per Delle Vigne, le cui origini sono oggetto di disputa con la città di Capua e Nicola Covelli, illustre scienziato che identificò la “Covellite”. A Caiazzo Garibaldi perse l’unica significativa battaglia durante la Spedizione dei Mille (battaglia del Volturno) e sempre a Caiazzo la storia ricorda l’Eccidio di Monte Carmignano, perpetrato dai tedeschi il 13 ottobre del 1943, ai danni di 22 civili inermi.