In breve
Guamaggiore (Gomajòri in sardo) è un comune italiano della provincia del Sud Sardegna, nella subregione della Trexenta., ha circa 904 abitanti (2023) ha una superficie di 16.80 km².

Guamaggiore (Gomajòri in sardo) è un comune italiano della provincia del Sud Sardegna, nella subregione della Trexenta., ha circa 904 abitanti (2023) ha una superficie di 16.80 km².
L’area fu abitata in epoca Prenuragica (fin dal IV millennio a.C.), nuragica, punica e romana, per la presenza nel territorio di diverse testimonianze archeologiche. (risalgono gli insediamenti del vicino monte san Mauro). Il paese fu abbandonato in seguito alle epidemie dì peste del 1651-55 e del 1681. I sopravvissuti si trasferirono un po’ più a nord, dove sorge il paese attuale.
Dal 1928 al 1946 fu aggregato, insieme ad Ortacesus, al comune di Selegas. Il suo territorio ondulato si estende dalle fertili colline della Trexenta alle falde dei monti Saturno e San Giovanni. Guamaggiore è un paesino di mille abitanti, da sempre centro cerealicolo. Produce eccellenti farine di grano duro, da cui si ricavano paste fresche artigianali. Tra i prodotti tipici, anche le fave, protagoniste di pietanze locali e di una manifestazione denominata “ sagra delle leguminose che ormai giunta alla 20° edizione che si svolge nel periodo autunnale sul colle di santa Maria maddalena. La tradizione gastronomica si esprime in preparazione particolare di lumache, coniglio a “su chittu” e dolci (“amarettus”, “gateau” e “pardulas”).
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Luoghi da visitare
Le pietre nuragiche furono riusate per la costruzione di antichi edifici di culto cristiani. In particolare, la chiesetta di Santa Maria Maddalena, parrocchiale medioevale, realizzata a partire dal 1219 sulle rovine (e con i materiali) del nuraghe che si trovava sul colle a sud-ovest dell’abitato, un tempo fulcro, oggi ingresso, del paese. Nel 2000 ha seguito di lavori di consolidamento della chiesetta si è scoperto un pozzo all’interno.
Dedicata all'attuale patrono del paese, la chiesa è stata costruita nel secondo XVII secolo. La scelta del luogo di fondazione è legata a un' epidemia di peste. Gli abitanti superstiti di Gomajòri, stanziati vicino a San Pietro, la edificarono come voto al martire. Divenne il ‘nuovo’ centro del paese, attorno a cui oggi sorgono belle case rurali. Molti arredi di pregio sono ascrivibili al primo impianto, come il lavabo della sagrestia (1678).Nel coro si conserva un antico organo a canne costruito nel 1772 dal fabbricante Giuseppe Lazzari. Affianco alla chiesa è situato anche l' oratorio.
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