Roccella Ionica

Roccella è un’incantevole cittadina costiera di 6000 abitanti e sorge, forse, sui resti dell’antica città greca di Amphisya, di cui parla il poeta romano Ovidio

In breve

Roccella è un’incantevole cittadina costiera di 6000 abitanti e sorge, forse, sui resti dell’antica città greca di Amphisya, di cui parla il poeta romano Ovidio. Il nome attuale arriva dalla posizione in cui sorgeva l’antico abitato, quindi una rocca (o Rupella, come venne chiamato nel X secolo). Il centro storico conserva ancora tutto il suo fascino medievale. Sotto la grande rupe, il borgo si sviluppa con i suoi vicoli lastricati e le residenze signorili.

Storia

Il territorio dell’odierna Roccella è stato abitato fin da epoche antiche, come testimoniano i resti di una necropoli risalente all’età del ferro in località S. Onofrio, in cui sono stati ritrovati oggetti come armi e suppellettili conservate oggi nel Museo di Reggio Calabria. Le prime notizie certe risalgono al medioevo, epoca in cui Roccella viene citata come fortificazione di un altro abitato situato sulla costa. Secondo fonti storiche, il centro abitato sulla rupe nacque intorno all’XI secolo, con funzione di approdo, transito e difesa per i centri dell’entroterra; il territorio fu acquistato dal feudatario Gualtiero da Collepetro nel 1269. Il feudo passò, poi, ai Ruffo e ai Carafa, sotto i quali acquisì una certa importanza. Roccella rimase ai Carafa fino al termine della feudalità.

Come Arrivare

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Cosa Vedere

Luoghi da visitare

PALAZZO CARAFA

La prima parte del palazzo fu costruita dopo il 1516 da Vincenzo Carafa, che vi trasferì la residenza. Alla fine del XVII secolo fu realizzata l’ala nord e la struttura acquisì il suo aspetto attuale nel secolo successivo. Il palazzo si articola su tre piani, le pareti e le volte sono decorate con preziosi stucchi. Tutti gli ambienti di servizio si affacciano sul cortile interno, in cui si osservano i vari stemmi della famiglia Carafa.

TORRE DI PIZZOFALCONE

Il complesso noto come Castello è composto dalla Torre cilindrica detta di Pizzofalcone e i resti del bastione antistante. Il Castello era stato costruito come una Motta normanna ed era dotato di torre, circuito murario e bastione. Nella roccia era scavato un passaggio che collegava il castello al sistema fortificato della porta urbica.

SANTUARIO MARIA SS DELLE GRAZIE

Il santuario si trova in una posizione pittoresca, al di sotto del Castello. La chiesetta è a navata unica, la facciata è in stile barocco e vi si accede tramite una scalinata in pietra. La tradizione dice che la chiesa sia stata edificata per volere del capitano di una nava scampata al naufragio nel 1545 proprio in questo luogo. Si sa per certo che l’edificio sia stato costruito su una chiesa più antica dedicata ai Santi Pietro e Paolo.

CHIESA SAN NICOLA EX ALEPH

L’esistenza della chiesa di S. Vittore, poi dei Padri Paolotti o di S. Francesco di Paola, oggi S. Nicola Ex Aleph, è attestata già nel XIV secolo. Originariamente a navata unica, fu rimaneggiata nel XVIII secolo, invertita nell’orientamento e trasformata in chiesa a tre navate. Agli inizi del XX secolo fu di nuovo ridotta ad un'unica navata a pianta ellittica. Oggi si possono ancora osservare all’interno il pregevole altare in marmi del XVIII secolo con il busto di S. Francesco, opera dello scultore serrese Pisani; la Pala di S. Vittore che atterra il Turco sullo sfondo della città di Roccella, opera di scuola pretiana del XVII secolo.

CHIESA S. ANASTASIA

Edificata nel 1753 come chiesa rurale con il titolo di S. Francesco Saverio, divenne chiesa parrocchiale dopo il terremoto del 1783, quando vi fu trasferito il titolo dell’antica parrocchia sulla rupe. La chiesa è a navata unica e sull'altare maggiore si può osservare una tela della Madonna con bambino fra Sant'Anastasia e Santo Stefano Protomartire. Inoltre custodisce 3 dipinti raffiguranti la Crocifissione, San Vincenzo Ferreri e San Raffaele Arcangelo, la statua molto venerata della Madonna Addolorata (festeggiata la terza domenica di settembre), Santa Lucia, La Madonna Ausiliatrice, San Giovanni Bosco e San Pio da Pietrelcina.

CONVENTO DEI RIFORMATI E CHIESA DI S. GIUSEPPE

Il convento fu edificato per volere del principe Fabrizio Carafa nel 1614, con l’annessa chiesa della Concezione (dalla fine del XVIII secolo dedicata a S. Giuseppe). Di tutto il complesso oggi rimane la chiesa, mentre le fabbriche del Convento furono rase al suolo dal terremoto del 1783 e mai più edificate; permangono anche i lati Nord e Ovest del chiostro, costituiti da un porticato con pilastri in muratura.

COLONNE ROMANE

Le colonne sono due reperti rinvenuti sulla riva di contrada Melissari. Sono realizzate in marmo egiziano rosso e databili ad età romana. Secondo l’ipotesi più accreditata, si tratta di reperti scaricati sulla costa per alleggerire l’imbarcazione da un pesante carico.

CONVENTO DEI MINIMI

Il convento fu costruito nel 1580 dai Padri dell’Ordine dei Minimi di S. Francesco di Paola nei pressi della chiesa di S. Vittore da Marsiglia. Il convento fu poi rimaneggiato in seguito al terremoto del 1783. svolgeva su tre lati intorno alla chiesa di S. Vittorio. Gli scavi archeologici realizzati hanno riportato alla luce il basamento di un campanile, alcuni brani del muro di cinta, i resti del chiostro con due archi sul lato Ovest e la base di un pilastro sul lato Est, oltre a tutto il piano terra della torre. Si è anche capito che il convento fu edificato sulle rovine delle strutture di un abitato tardo antico. Oggi il complesso, restaurato e riportato all’antico splendore, è destinato ad attività culturali.

Dove Mangiare e Dormire

La Pineta
Dalì Ristorante Pizzeria
B&B Amphisya
B&B al Castello

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