Placanica

Placanica è un comune di circa 1000 abitanti situato sul versante ionico calabrese a 240 m sul livello del mare. La caratteristica struttura medievale è conservata ancora oggi e ha incantato persino Edward Lear, che nel suo diario scriveva “Motta Placanica sembra costruita per essere una meraviglia per il passante”.

In breve

Placanica è un comune di circa 1000 abitanti situato sul versante ionico calabrese a 240 m sul livello del mare. La caratteristica struttura medievale è conservata ancora oggi e ha incantato persino Edward Lear, che nel suo diario scriveva “Motta Placanica sembra costruita per essere una meraviglia per il passante”.

Storia

L’area in cui sorge Placanica è stata luogo di passaggio sin dai tempi della Magna Grecia, ma l’abitato venne fondato in epoca bizantina col nome di Motta Placanica, tra l’XI e il XII secolo. Il nome rimase lo stesso sino al 1816. Nel corso di alcuni scavi sono stati rinvenuti reperti risalenti all’età del bronzo che testimoniano la presenza umana anche in antichità. Nel 1310, Placanica era feudo della famiglia Ruffo, a cui rimase per tutto il XIV secolo e parte del XVI, quando passò alla famiglia Caracciolo Rosso. Dopo un’altra serie di passaggi di proprietà, il borgo fu governato dalla famiglia Clemente fino alla fine della feudalità nel 1806. Anche Placanica subì notevoli conseguenze del sisma del 1783, che danneggiò soprattutto le chiese.

Come Arrivare

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Cosa Vedere

Luoghi da visitare

CONVENTO DEI PADRI DOMENICANI

Il convento dei Padri Domenicani si trova in pieno centro storico, nei pressi della Porta sull'ex ponte levatoio. Costruito ai primi del XVI secolo, si appoggia all'antica chiesetta di S. Caterina d'Alessandria. Il complesso è importante a livello storico non solo perché è uno dei più antichi della Calabria, ma anche perché ha ospitato il filosofo Tommaso Campanella, che qui trascorse anni essenziali per la sua formazione e vi fu consacrato. Il convento aveva due dormitori con 22 celle e un noviziato con tre celle. In seguito al terremoto del 1783 fu abbandonato e in seguito usato come frantoio. Di recente è stato acquistato e restaurato dal Comune. Del convento oggi restano il chiostro con porticato in due ordini, la corte centrale con un pozzo e gli ambienti sul lato Ovest. Al piano superiore si accedeva alla soffitta della chiesa di S. Caterina da cui i monaci potevano assistere alle funzioni. Oggi il piano restaurato ospita la biblioteca comunale “A. Castagna”.

CHIESA DI S. CATERINA

Attigua al convento domenicano, la chiesa è dedicata a S. Caterina d’Alessandria Vergine e martire del IV secolo. La struttura è di stampo bizantino ed è stata costruita prima ancora del convento. Qui il filosofo Tommaso Campanella celebrò la sua prima messa. Durante dei lavori di ristrutturazione è stato scoperto un affresco di una Madonna con Bambino con scritto “questa cappella è dell’eredi del condam Loisi Arcadi”, famiglie feudali locali. La chiesa, a navata unica, ha un’elegante facciata barocca, il pregiato altare marmoreo ora si trova nella cappella dell’Addolorata nella chiesa matrice. Il pavimento ospita anche resti di ossa, saio e rosari, protetti da lastre di vetro.

CASTELLO

Costruito nel 1300 come monastero, attorno al quale sorsero le case dell’attuale rione S. Leonardo. Fu adibito a residenza nobiliare sotto la dominazione spagnola ad opera dei feudatari che vi si alternarono: Caracciolo, De Licandro, D’Aragona D’Ayerbe, Passerelli, i frati domenicani di Suriano e i Musitano. L’ultimo erede lasciò il castello nel secolo XVIII e divenne dimora comune fino a quando l’alluvione del 1951 non lo rese inabitabile. Di fronte alla facciata del castello si trova un giardino, oggi villa Panajia.

CHIESA DI S. BASILIO MAGNO

La Chiesa è stata eretta dai monaci basiliani contemporaneamente al monastero che oggi è il castello. Nel tempo ha subito ristrutturazioni che hanno quasi completamente cancellato le tracce dell’arte bizantina, di cui resta l’altare orientato in direzione Bisanzio. La famiglia feudataria Clemente fece costruire le cappelle laterali e rifece tutti gli altari in stile barocco. L’interno è a navata unica: sul fondo si trovano l’altare maggiore in marmi policromi e il tabernacolo con porticina d’argento decorata dallo stemma araldico della famiglia Clemente. La chiesa custodisce una tela di S. Gennaro dipinta ad olio. Sull’altare della Vergine si può ammirare un tabernacolo in marmo di scuola gaginiana che riproduce le figure del Redentore, della Vergine e degli Apostoli.

TORRE DIFENSIVA CAMPANARIA

La struttura faceva parte del sistema difensivo del borgo, costruito in seguito alle incursioni saracene provenienti dalla costa, dunque è probabile che sia stata commissionata da Carlo V nel ‘500. La campana della torre consentiva di far arrivare l’allarme fino alla campagna circostante, permettendo ai cittadini fuori dalle mura di mettersi in salvo. La costruzione è stata realizzata con materiali facilmente reperibili nella zona: pietre di misto, calce, malte e cocci. Era provvista di feritoie difensive trasformate in balconi e finestre dagli abitanti, i quali tutt’ora sono presenti nella torre.

CHIESA DI S. ROCCO

La chiesa, risalente agli anni Ottanta, è stata costruita in modo da essere facilmente raggiungibile dagli abitanti delle zone meno centrali ed è stata edificata interamente con le offerte dei fedeli. La struttura ha pianta rettangolare e un’unica navata sormontata da una cupola che lascia passare la luce. L’altare maggiore in marmo scuro ospita la statua di S. Rocco, mentre sulla parete di sinistra si può osservare un dipinto della Resurrezione. La facciata ha un timpano con vetrata raffigurante San Rocco.

PALAZZO MUSCO E TORRE DELL'OROLOGIO

Palazzo Musco fu costruito a metà del 1800 ed è la tipica casa nobiliare a base rettangolare con corte interna ed è articolato su due piani. Poco dopo il palazzo Musco sorge la Torre dell’Orologio con facciata decorata, un piccolo campanile con campana fusa dal maestro Antonino Orona nel 1498.

CASA DEL MAESTRO ATTILIO RUCANO

Il maestro Attilio Rucano fu un grande compositore, nonché direttore della Banda militare dell’8° reggimento di Fanteria e Cavaliere della Repubblica. Nacque a Placanica nel 1904, si diplomò al Cilea di Reggio Calabria e si trasferì al Nord, dove collaborò con la Rai. In sua memoria è stata allestita nel centro storico una sala-museo in cui sono conservati i lasciti dell’artista: il suo pianoforte, alcuni spartiti, attestati e medaglie ai meriti artistici.

SANTUARIO MADONNA DELLO SCOGLIO

Il santuario, luogo di pellegrinaggio e devozione di migliaia di fedeli, è nato come una nicchia scavata nella roccia, in seguito a delle visioni avute da un pastore locale, oggi conosciuto come Fratel Cosimo. Il santuario è stato più volte ampliato grazie anche alle donazioni dei fedeli.

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