Il percorso inizia a Pietrapennata, una frazione di Palizzi abitata da pochissime persone. La tradizione orale lega la sua fondazione ai Cavalieri di Malta. Il nome “Pietrapennata” deriva dalla Rocca di S. Ippolito, che sovrasta la frazione e ha una peculiare forma a piuma. Da Pietrapennata si avanza per 2 km su un sentiero che porta al Monastero della Madonna dell’Alica, che custodiva un’antica statua marmorea di scuola gaginiana della Vergine della Lica (oggi si trova nella chiesa dello Spirito Santo a Pietrapennata). Dal monastero si prosegue dritti fino a giungere su un altopiano privo di vegetazione. Si prosegue per un breve tratto in salita per poi prendere un sentiero che si innesta su una stradina sterrata che porta alla strada che da Staiti conduce ai Campi di Bova. Su questa strada si fa una deviazione sulla sinistra per raggiungere la cima di Monte Cerasia (1013 m). Sulla strada in salita si incontrano il Casello Forestale di Falcò e, sulla sinistra, la sorgente di acqua potabile in Località Acqua Rugiada. Al successivo incrocio si gira a sinistra su una pista tra un bosco di pini e lecci che conduce a Piano Maroprete e si prosegue sulla pista a destra che continua a salire sempre più ripidamente fino ad arrivare ad un affaccio da dove si può vedere Monte Cerasia. Si segue la pista per un centinaio di metri per poi svoltare su un sentiero a sinistra e dirigersi verso la cima di Monte Cerasia. Usciti dal sentiero si prosegue verso la sella sotto Monte Cerasìa da dove, dopo una breve salita, si raggiunge la cima. Dopo la sosta sul Monte Cerasia si ritorna indietro sulla strada sterrata principale, la si percorre in discesa, (è possibile anche prendere delle scorciatoie, che consentono di tagliare le ampie curve), fino a giungere in circa 2 ore nel caratteristico Borgo di Staiti.