Name: | No data |
Distance: | No data |
Minimum elevation: | No data |
Maximum elevation: | No data |
Elevation gain: | No data |
Elevation loss: | No data |
Duration: | No data |
Careri è un comune aspromontano di circa duemila abitanti. Già dal Cinquecento compare il nome Charere, che significa tessitore.
La leggenda racconta che un terribile sisma distrusse la città di Pandora nel 1507 e che gli abitanti si sparsero in tutta la zona, soprattutto dove sorge il borgo di Careri. In realtà, varie testimonianze dimostrano che sin dal VII secolo ci fosse presenza umana in zona. Ne sono una prova i toponimi di origine bizantina e i monasteri. Anche Careri fu soggetta al sistema feudale e passò tra le mani di varie famiglie, come i Fedele di Bagnara, i Coscinà di Palmi (1710-1767) e gli Spinelli, Principi di Cariati (1767-1811). nel 1836 divenne comune autonomo. I terremoti del 1783 e del 1908 danneggiarono gravemente il paese, che fu anche colpito dalla rovinosa alluvione del 1951. Come conseguenza, parte della popolazione si trasferì in quelle che oggi sono le frazioni di Natile e Natile Nuovo. Oggi Careri è un borgo pittoresco, caratterizzato da case di pietra con tetti di cotto e intricate viuzze.
Name: | No data |
Distance: | No data |
Minimum elevation: | No data |
Maximum elevation: | No data |
Elevation gain: | No data |
Elevation loss: | No data |
Duration: | No data |
Luoghi da visitare
La parrocchia, trasferita dell'antichissima terra di Pandora nel 1550, fu consacrata il 12 dicembre del 1580. I terremoti del 1907 e 1908 la distrussero. Fu ricostruita nel 1932 ma danneggiata nuovamente dall'alluvione del 1951, per poi essere riparata dal Genio Civile. La chiesa matrice di Santa Maria Assunta si trova nel centro storico di Careri. Lo stile è semplice ed essenziale, sia per l’esterno che per gli interni. Il portale ad arco spezzato ha una decorazione geometrica di ispirazione novecentesca. Nel 2022 l’edificio è stato restaurato e il vecchio intonaco è stato sostituito da un nuovo tonachino colorato in pasta e terre naturali e ossidi. Sulla sinistra della chiesa si colloca il campanile. All’interno la chiesa è suddivisa in due navate, definite da grandi archi a tutto sesto. La navata destra termina con un piccolo altare votivo di marmo, che conserva tre dipinti dal titolo Madonna con bambino e santi, risalenti al XX secolo.
Fondata nel 1531 dal Principe di Cariati D. Carlo Spinelli, nel 1731 venne elevata a parrocchia. Nel 1986 fu aggregata alla parrocchia di Natile Nuovo e fu ripristinata nel 2001. L’interno, a una navata, ospita un altare in marmo policromo. Il soffitto è decorato con affreschi dai colori vivaci.
Sull’esistenza del monaco Teodoro non c'è nulla di documentato. Dal poco materiale che sull’argomento è stato sinora reperito e pubblicato, le origini dell’edificio sono da ricercare nella Chiesa di San Teodoro del 1427. La leggenda vuole che nel periodo delle incursioni saracene, la popolazione della costa ionica cercò riparo nelle alture dell’aspromonte. Alcune famiglie decisero di seguire un monaco carismatico di nome Teodoro, che guidò il gruppo verso un impervio monastero nel cuore del bosco fatto di querce ombrose. Teodoro rimase lì fino alla morte. Di recente, durante dei lavori di metanizzazione sono stati trovati dei ruderi di un edificio a tre navate con una cisterna e altre tracce che confermerebbero che l’edificio sia stato modificato con fini abitativi.
Confrontati con gli altri utenti della community per scoprire nuovi luoghi e nuove emozioni
© Pro Loco Ciminà - Tutti i diritti sono riservati